Assunzione di tutti i precari con almeno tre anni di servizio? Sarebbe una soluzione saggia a costo zero!

Roma, 18 marzo – Mai come in questa crisi gli effetti negativi della precarietà del lavoro e dei tagli ai settori pubblici hanno mostrato la fallacia delle politiche di austerity. Nella scuola, inoltre, si scontano i pesanti ritardi nell’affrontare il tema delle assunzioni e dei percorsi abilitanti dei docenti, e purtroppo la crisi acuisce le conseguenze di questi rinvii.

In questo contesto, la scelta della ministra Azzolina di voler bandire il concorso straordinario a breve, per poi rinviare le prove, se va bene, alla seconda metà di maggio, espone la scuola a una condizione di grave incertezza.
Bisogna invece mettere in conto la possibilità che, a causa dell’emergenza che stiamo attraversando, la procedura straordinaria possa essere ulteriormente rinviata e se non dovesse concludersi in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico ci troveremmo davanti ad una situazione di drammatica ingovernabilità delle scuole a causa del precariato.

Una condizione che non possiamo permetterci alla luce delle difficoltà con cui si sta concludendo l’attuale anno scolastico.

Secondo i nostri calcoli le supplenze a settembre avranno un boom e questo, dopo mesi di difficoltà e sospensione della didattica, avrebbe gravi ricadute innanzitutto per gli studenti. Mentre i precari vedrebbero per l’ennesima volta calpestato il diritto alla stabilizzazione.

Almeno da tre anni, nella scuola secondaria, il 70% delle cattedre che sarebbero dovute andare ai ruoli non vengono assegnate a causa della carenza di docenti collocati in posizione utile per accedere all’assunzione.

Non possiamo permetterci che questo trend continui a crescere in un quadro di ritardi, rinvii e incertezza delle scelte ministeriali.

Sono ormai passati due anni da quando come FLC CGIL abbiamo presentato al ministro allora in carica la proposta di varare un piano straordinario di assunzioni per i docenti con tre annualità di servizio: questa proposta è più che mai attuale.

Basterebbe definire delle graduatorie per titoli a cui accederebbero i docenti con tre anni di servizio. L’accesso all’assunzione potrebbe avvenire in coda a GAE e graduatorie dei concorsi vigenti (2016 e 2018) e la conferma nel ruolo andrebbe fatta dopo aver svolto con esito positivo il percorso formativo abilitante.

L’istruzione è un diritto costituzionale, ed è compito del governo assicurare un’azione tempestiva per garantire a tutti gli studenti e le studentesse la continuità didattica, il funzionamento della scuola e la stabilità di chi vi lavora.