GPS, un possibile canale di accesso al ruolo per titoli e servizi?
Assumere per titoli e servizi non sarebbe un miraggio inapplicabile se si pensasse di utilizzare anche le GPS.
La situazione epidemiologica che stiamo vivendo ha imposto un momentaneo stop ai concorsi per ragioni di sicurezza. Sospensione di cui non si conosce la durata. E nessuno sa nemmeno dire con certezza quando usciremo dall’emergenza sanitaria nonostante l’arrivo del vaccino anti-Covid.
Le assunzioni però devono proseguire e vanno adottate soluzioni celeri e meritocratiche con cui immettere in ruolo. Una soluzione, in realtà, da anni viene proposta senza mai ricevere il benestare del ministro dell’istruzione di turno. Parliamo delle assunzioni per titoli e servizi.
Anzi, il ministro Azzolina qualche mese fa, nel commentare questa ipotesi, l’aveva definita contraria alla Costituzione. Affermazione, questa, completamente sbagliata se andiamo a leggere il testo costituzionale e se poi andiamo a vedere la prassi.
Costituzione e accesso al ruolo in passato
Il dettato costituzionale, all’art. 97 afferma che nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Tale principio viene anche ribadito nel decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 ed, in particolare, nell’articolo 35.
Ovviamente l’articolo della Costituzione va esteso anche al comparto scolastico ma con alcune precisazioni.
Intanto il periodo “salvo i casi stabiliti dalla legge” apre a strade diverse dal concorso, purché appunto previste da una legge ad hoc . Se andiamo infatti a ritroso nel tempo basta pensare alla storia delle Graduatorie Ad Esaurimento (Gae) , nate come Graduatorie Permanenti provinciali (istituite tramite legge), per capire come l’accesso al ruolo avvenisse anche con modalità diverse rispetto al concorso ordinario.
Infatti la legge 124/99 aveva previsto un doppio canale di reclutamento, uno riservato agli idonei dell’allora ultimo concorso a cattedra da inserire in una graduatorie di merito cristallizzata, e uno riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’atto dell’aggiornamento da inserire in graduatorie permanenti aggiornate annualmente.
Successivamente la l. 143/2004 ha stabilito l’aggiornamento biennale delle suddette graduatorie permanenti, per poi arrivare alla l. 296/2006 che ha trasformato le graduatorie permanenti in Gae.
Le tipologie di concorso
Se ci concentriamo invece sulla sola strada concorsuale, va detto come siano diverse le tipologie di concorso pubblico esistenti:
concorso per titoli ed esami: è la forma più ricorrente, che richiede il possesso di previsi titoli di studio per parteciparvi e il superamento di prove d’esame (2 o 3 a seconda dei casi);
concorso per esami: richiede solo il superamento di prove stabilite dal bando;
concorso per soli titoli;
concorso per titoli e servizi, come avviene per il personale scolastico ATA .
Già da quest’ultima tipologia applicata da anni si potrebbe obiettare al ministro Azzolina perché dovrebbe reputarsi incostituzionale per il personale docente.
GPS, graduatorie per titoli e servizi
La situazione odierna vede l’esistenza di graduatorie formate già da insegnanti che occupano posizioni diverse in base ai titoli e ai servizi posseduti.
Stiamo parlando delle nuove Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Perché dunque non avvalersi anche di queste graduatorie per l’accesso al ruolo, soprattutto laddove sono state esaurite le Gae?