A che serve fare concorsi che determinano un numero di bocciature così elevato?
La domanda che in tanti si sono posti:
“A che serve fare concorsi che determinano un numero di bocciature così elevato?”, non trova risposta logica in una situazione in cui tutto sia svolto nel rispetto delle regole sulla trasparenza. Ma, da diverse indagini in corso, risulta che queste regole non sarebbero state rispettate in tanti casi. Infatti, continuano ad arrivare notizie di irregolarità relative al concorso “straordinario 2020”. L’ultima di queste notizie è il fatto che sarebbe circolata, nelle chat di alcuni candidati prima della pubblicazione ufficiale sul sito dell’USR, una tabella Excel contenente i risultati di una procedura concorsuale in una regione comprendente tutti i dati dei candidati, anche quelli coperti da privacy. Inoltre, con riferimento ad alcune Classi di Concorso, sono stati rilevati picchi di ricerche su Google, durante la notte precedente le sedute d’esame, concernenti gli argomenti oggetto dei quesiti della relativa prova scritta. C’è anche un’inchiesta su mazzette per superare il concorso che ha portato alla custodia cautelare di due docenti, in cui si evincerebbe l’esistenza di un “collaudato sistema di corruzione” per simili tipologie di concorso.
Dal racconto delle righe precedenti, è più che lecito il dubbio che l’unico motivo per imporre un concorso in fretta e furia, quando c’è già personale formato che andrebbe stabilizzato in ottemperanza alla direttiva 1999/70/CE, sia quello di voler sistemare qualche candidato segnalato, oltre ad un numero ridotto di docenti meritevoli. Diversamente, non ci sarebbe motivo di insistere con tali concorsi inadeguati a valutare le competenze pedagogiche considerato che, con riferimento al concorso “straordinario 2020”:
I concorsi non vanno probabilmente fatti come è stato fatto quello straordinario, i candidati devono poter mostrare le proprie esperienze pregresse”.